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PPSS KIDS – Il Pencak Silat nei bambini
Le arti marziali offrono numerosi benefici ai bambini, che vanno oltre il semplice apprendimento delle tecniche di difesa personale. Ecco alcuni dei principali vantaggi:
Sviluppo Fisico: Migliorano la coordinazione, la flessibilità, l’equilibrio e la forza muscolare. La pratica regolare aiuta anche a mantenere un peso sano e a promuovere uno stile di vita attivo.
Disciplina e Autocontrollo: Le arti marziali richiedono un alto livello di disciplina e autocontrollo. I bambini imparano a seguire le regole, rispettare gli istruttori e i compagni di classe, e a gestire le proprie emozioni in modo appropriato.
Autostima e Fiducia in Se Stessi: Imparare nuove tecniche e vedere i propri progressi aiuta a costruire l’autostima e la fiducia in se stessi. Superare sfide, raggiungere obiettivi, mettersi in gioco e affrontare le proprie paure, contribuisce a sviluppare una mentalità positiva.
Difesa Personale: Anche se la speranza è che non debbano mai usare queste abilità in situazioni reali, i bambini acquisiscono competenze di autodifesa che possono aumentarne la sicurezza, soprattutto in quest’epoca dove baby gang e bullismo regnano nel quotidiano dei nostri figli
Concentrazione e Miglioramento Scolastico: Le arti marziali richiedono attenzione e concentrazione. Questi aspetti possono trasferirsi alla vita scolastica, aiutando i bambini a migliorare la loro capacità di concentrazione e il rendimento accademico.
Socializzazione e Amicizie: Frequentare corsi di arti marziali offre ai bambini l’opportunità di socializzare e fare nuove amicizie in un ambiente strutturato e di supporto.
Gestione dello Stress: La pratica delle arti marziali può essere un ottimo modo per scaricare lo stress e l’energia in eccesso, fornendo un’uscita salutare per le emozioni negative.
Rispetto e Umiltà: Le arti marziali insegnano l’importanza del rispetto per gli altri, che siano compagni di allenamento o avversari. Promuovono anche l’umiltà, riconoscendo che c’è sempre qualcosa di nuovo da imparare.
Conoscenza del SÈ: attraverso percorsi meditativi ed esercizi respiratori i ragazzi entrano in contatto profondo con sé stessi, imparando ad ascoltarsi, a sentire le proprie emozioni, ad indirizzare i propri pensieri e vivere in un benessere quotidiano con il proprio corpo e la propria mente.
Sviluppo cerebrale e sensoriale: meditazione, respiro, concentrazione e preparazione fisica contribuiscono ad un ottimo sviluppo cerebrale incrementando prontezza di riflessi, memoria, istinto e molto altro nei ragazzi.
Amore e rispetto per il Mondo: le arti marziali portano l’uomo a fondersi con la natura, energia cosmica, mondo animale e vegetale. Insegnano il massimo rispetto per il mondo che ci circonda e insegnano ad amare animali, vegetale ed esseri viventi. Odio ed aggressività non risiedono nello studio marziale dove si trova solamente amore, pace e bilanciamento
Questi benefici complessivi fanno delle arti marziali una scelta eccellente per lo sviluppo sano e olistico dei bambini.
Porta tuo figlio/a a lezione di Pukulan Pentjak Silat Sera, arte marziale Indonesiana che attraverso la Disciplina Marziale, esercizi di respirazione e meditazione adatti ai più piccoli e giochi di gruppo, aiuta i nostri figli a crescere forti, consapevoli, umili e con forte autostima.
La meditazione nei nostri corsi
Meditazione per Principianti: Perché ai nostri corsi si pratica anche la Meditazione e Cosa Aspettarsi
La meditazione è diventata una delle pratiche più diffuse e apprezzate per migliorare la qualità della vita, ridurre lo stress e trovare un po’ di pace interiore. Molti però si chiedono se sia davvero necessario iscriversi a un corso di meditazione oppure se sia sufficiente fare pratica autonomamente. In questo articolo, esploreremo i motivi per cui la pratica di meditazione all’interno dei nostri corsi può fare la differenza, specialmente per chi è alle prime armi, e come può aiutare a instaurare una pratica che duri nel tempo.
Perché praticare la Meditazione nei nostri corsi base?
- Guida e Supporto di un Insegnante Esperto
La meditazione può sembrare una pratica semplice, ma per molte persone i primi approcci non sono così intuitivi. Un insegnante esperto può aiutare a evitare errori comuni e offrire supporto quando si incontrano difficoltà. Ricevere una guida diretta significa avere l’opportunità di apprendere tecniche specifiche, adattate al proprio livello e alle proprie esigenze. - Creare un’Abitudine Sostenibile
Uno dei maggiori ostacoli per chi inizia a meditare è la costanza. Un corso offre una struttura e un programma da seguire, rendendo più facile stabilire una routine regolare. Inoltre, sapere di avere un appuntamento fisso con la meditazione aiuta a mantenere la motivazione anche nei giorni più impegnativi. - Apprendere Tecniche Diverse
Esistono molte tecniche di meditazione, ognuna con i suoi benefici. Durante i nostri corsi, spesso si ha la possibilità di esplorare vari metodi a seconda del focus da raggiungere come la meditazione per ricaricarsi energeticamente, per liberarsi da ansia e stress, la meditazione focalizzata sul respiro, m la meditazione guidata, meditazione per l’auto guarigione e molto altro. In questo modo, si può scoprire quale tipo di pratica si adatta meglio alle proprie necessità. - Rilassare Mente e Corpo
La meditazione è conosciuta per i suoi effetti positivi sulla riduzione dello stress e per l’aumento della consapevolezza. Durante la meditazione guidata nei nostri corsi, si impara a rilassare il corpo e la mente in modo più profondo e sistematico, accedendo a stati di calma che spesso sono difficili da raggiungere da soli. - Connettersi con una Comunità di Persone Simili
Frequentare i nostri corsi significa anche conoscere altre persone che condividono gli stessi interessi e sfide. Questa connessione sociale può essere fonte di sostegno e ispirazione, e può creare un senso di appartenenza che rende la pratica dell’arte più piacevole e sostenibile.
Cosa Aspettarsi dalla pratica di Meditazione nei nostri corsi?
- Introduzione ai Fondamenti della Meditazione
Nei primi incontri di un corso, solitamente si affrontano i principi di base della meditazione: la postura, la respirazione, il ruolo della consapevolezza e come gestire le distrazioni. Questi elementi sono essenziali per costruire una pratica solida e consapevole. - Meditazioni Guidate e Pratica Collettiva
Uno degli aspetti più interessanti del frequentare le nostre lezioni è la possibilità di fare meditazione guidata. Questo significa che l’insegnante guiderà i partecipanti passo dopo passo, creando un ambiente sicuro in cui esplorare la pratica. Spesso si fa anche pratica collettiva, un momento potente in cui si avverte l’energia del gruppo e si condivide l’esperienza. - Apprendimento Graduale
La meditazione nei nostri corsi è strutturata in modo da accompagnare gli studenti in un percorso progressivo. Non si tratta di raggiungere subito livelli avanzati, ma di sviluppare gradualmente consapevolezza, concentrazione e benessere interiore. - Risolvere Difficoltà Comuni
Meditare può risultare difficile per chi è nuovo, soprattutto a causa di pensieri intrusivi, difficoltà a concentrarsi, difficoltà a visualizzare o provare sensazioni fisiche scomode. Durante il corso, l’insegnante offre consigli e strumenti pratici per superare questi ostacoli, aiutando gli studenti a sentirsi meno frustrati e più incoraggiati a proseguire. - Conoscere il Proprio Mondo Interiore
La meditazione permette di entrare in contatto con sé stessi e con le proprie emozioni. Spesso durante le lezioni si prevedono momenti di riflessione, dove si può parlare delle proprie sensazioni o dei cambiamenti che si avvertono nel tempo. Questo aiuta a comprendere meglio come la meditazione stia influendo sul proprio equilibrio emotivo e sulla propria vita quotidiana.
I Benefici che si ricevono dalla pratica della Meditazione
La pratica della meditazione offre benefici concreti e tangibili. Ecco i principali:
- Riduzione dello Stress: La meditazione è nota per abbassare i livelli di cortisolo, l’ormone dello stress, portando a un maggiore senso di rilassamento.
- Maggiore Consapevolezza: La meditazione aiuta a sviluppare la consapevolezza di sé e del proprio ambiente, portando a una vita più presente e ricca.
- Miglioramento della Salute Mentale: Studi dimostrano che la meditazione può ridurre sintomi di ansia e depressione.
- Concentrazione e Focus: La pratica della meditazione aiuta a migliorare la concentrazione e a ridurre la distrazione, aumentando così la produttività.
- Miglioramento della Qualità del Sonno: La meditazione contribuisce a un sonno più profondo e riposante, riducendo problemi come l’insonnia.
- Aumento della propria energia interiore: ci si sentirà più energici sia mentalmente che fisicamente.
Pukulan Pencak Silat Sera e Difesa Personale
Corso di Pukulan Pencak Silat Sera ideale per la difesa personale.
Silat Sera è un’arte guerriera letale la cui potenza la rende ideale alla difesa personale.
Il corso di Pukulan Pencak Silat Sera per difesa personale è decisamente diverso da ciò che si è soliti vedere e sentire nel campo delle arti marziali.
Il nostro scopo non è illudere le persone di riuscire ad imparare a difendersi in 10 lezioni, né di insegnare centinaia di combinazioni e tecniche che non saranno mai efficaci come spesso accade nei corsi di difesa personale!
Nella scuola di Pencak Silat Sera Italy si studia in modo approfondito:
- Posizione e relazione con l’avversario/gli avversari
- Struttura in relazione col proprio corpo da attuare in base alle esigenze richieste nel combattimento
- Timing di esecuzione
- Geometrie che regolano il combattimento con e senza armi
Il corso di difesa personale a verona è un percorso di studio di un’Arte Guerriera che tramandata da secoli e secoli è rimasta pura senza essere influenzata dai vari tecnicismi che dettano le arti marziali di oggi (sport, regole, business).
Non aspettatevi di trascorrere lezioni in palestra a colpire il sacco e non abbiate paura di tornare a casa tumefatti dopo “sparring” inutili e pesanti. Assisterete a vere e proprie lezioni teoriche/pratiche
E’ molto difficile entrare in questa concezione di studio dell’arte ma d’altronde nella scuola di Pukulan Pencak Silat Sera Italy si impara una vera arte guerriera ideale per la difesa personale in ogni situazione.
Non manca lo studio e la pratica di armi quali:
- coltello
- machete
- bastone lungo
- spada
Approfondirete l’uso delle armi scoprendo che non occorrono “diverse tecniche” per poterle utilizzare o difendersi da esse. L’arte è formata da principi che sono validi in qualunque situazione e con qualunque “mezzo”. Sta a noi accettarli, studiarli, praticarli ed interiorizzarli!
Per informazioni su Pukulan Pencak Silat Sera e difesa personale contattaci.
Come interiorizzare le arti marziali – Imparare ad ascoltarsi
A seguito di una lezione con Guru Max Morandini ho deciso di scrivere questo breve articolo nel Blog per condividere un aspetto molto profondo delle arti marziali, l’interiorizzazione dell’arte.
Fare propria un’arte marziale significa averla plasmata a noi stessi mantenendone le leggi ed i principi.
Ciò ci renderà in grado di assorbire una grande forza riducendola pari al nulla e ci permetterà di generare un enorme potenza partendo da un movimento di piccolissime dimensioni.
Per arrivare a simili risultati dobbiamo però affrontare la battaglia più importante che ogni praticante deve affrontare quotidianamente, la battaglia con Noi Stessi.
Non mi riferisco solamente all’aspetto fisico dell’allenamento quale disciplinarsi ed allenarsi con costanza, ma faccio riferimento ad un aspetto molto più incisivo nella crescita del praticante, la Ricerca.
La scuola italiana di Pentjak Silat Sera al festival indonesiano Seni Beladiri Dunia
Il Pentjak Silat è un’antica arte marziale indonesiana. Ogni anno sull’isola di Java, nella città di Purwakarta (circa 1 milione di abitanti) si tiene un festival mondiale della durata di 3 giorni, organizzato direttamente dal governo della provincia, al quale vengono invitate delegazioni estere che si siano distinte per l’alto livello di pratica del Silat. Quest’anno, prima volta in assoluto in cui una scuola italiana viene presa in considerazione, l’invito della reggenza è stato recapitato alla scuola di Pukulan Pentjak Silat Sera Italy con Sede in Verona e capitanata da Guru Max Morandini. Quest’ultimo che si è esibito più volte di fronte ai guru anziani indigeni presentandosi con un elevatissimo grado di preparazione, ha ricevuto molti apprezzamenti da parte degli addetti ai lavori. Guru Muda Max è stato infatti invitato ad esibirsi fuori programma durante un meeting con altre scuole eseguendo il kembangan, ovvero movimenti liberi (presi dai Jurus) che vanno a comporre una sorta di coreografia. È stato molto bravo ed ha ricevuti diversi apprezzamenti dai presenti Guru e praticanti. E’ stata un’occasione importante per dimostrare che la dedizione e lo studio costante di un’arte sofisticata e difficile come il Pukulan Pentjak Silat Sera, porti al raggiungimento di importanti traguardi anche se non si è nati nei luoghi di origine. A supporto del loro Guru hanno partecipato all’evento anche 4 allievi: Fabio Biondani, Marco Zampini e Corrado Savio da Verona, Michele Brocca da Casale Monferrato (AL).
A seguire potete trovare il link al video.
Arti marziali interne ed esterne: Quali sono le differenze?
Sentiamo molto parlare di Arti Marziali Interne ed Esterne ma quali sono le differenze sostanziali e quali sono le più idonee al combattimento?
Si è soliti a credere che le arti marziali interne vengano praticate solamente a scopo benefico per il corpo e per la mente, ma che non centrino nulla con l’efficacia in combattimento. Al contrario si pensa che le arti marziali catalogate come esterne siano più idonee alla al combattimento ed alla difesa personale.
Siamo veramente sicuri di voler credere a tutto questo senza indagare in profondità sull’argomento?
Quali particolari aspetti caratterizzano le arti marziali interne?
Facciamo un piccolo salto nel passato. La maggior parte delle culture antiche praticavano arti marziali in particolar modo per lo studio del combattimento e quindi per la propria sopravvivenza. L’aspetto che mi ha incuriosito parecchio leggendo il libro “Spiritual Dimensions of the Martial Arts – scritto da Michael Maliszewski” è che in tutte (o quasi) vi era un approccio non solamente fisico all’arte ma anche energetico e spirituale. Infatti si studiava la percezione e la gestione dell’energia corporea comunemente chiamata KI. Non siamo quindi estranei al fatto che in molte culture, oltre alla pratica marziale, si studiava la meditazione al fine di sviluppare il KI ed aumentare la concentrazione e percezione del nostro essere.
Alcuni esempi di Arti Marziali Interne che studiano lo sviluppo dell’energia corporea anche attraverso la meditazione sono:
- Tai Chi
- Shaolin
- Wing Chun (Ving Tsun)
- Pukulan Pencak Silat Sera
- Kalaripayattu
- …
Nelle arti marziali tradizionali e nelle arti guerriere lo scopo è di interiorizzare i principi del combattimento studiando profondamente il proprio corpo. “Solo conoscendo il proprio corpo possiamo controllare il corpo altrui”.
Una buona consapevolezza del proprio corpo comporta a combattere in modo molto efficiente, generando colpi molto potenti e colmi di energia. L’espressione della massima potenza attraverso movimenti molto piccoli e di breve durata, richiede uno studio profondo e intenso.
Cosa sono le arti marziali esterne?
Vengono definite tali tutte le arti marziali che non risultano interne, ossia non si soffermano sullo studio energetico dell’arte ma il loro approccio è unicamente dedicato all’aspetto fisico. Alcuni esempi possono essere sistemi di autodifesa, arti marziali più “giovani”, tecniche di combattimento e sport da ring.
L’approccio prettamente fisico allo studio di queste arti ha fatto sì che venissero classificate come esterne. Solitamente studiano tecniche “semplificate” derivanti da svariati stili marziali. L’utilizzo di concetti prefissati e di tecniche specifiche per rispondere ad ogni tipo di attacco le rende simili ad un addestramento fisico più che ad un cammino verso la conoscenza.
Esistono numerose arti marziali esterne e sono tutte bene o male molto “giovani”.
La domanda mi sembra più che lecita: ” Perché queste arti, spesso più giovani, possono permettersi di NON studiare molti principi fondamentali che sono invece compresi nelle arti guerriere che hanno secoli e secoli di storia di combattimento VERO?”
Non esistono le arti marziali esterne!
Io sostengo che le vere arti marziali o meglio, le arti guerriere, siano unicamente interne e che quindi non esistono relative arti marziali esterne. Per arti marziali interne non intendo dire che si basino unicamente sullo studio energetico, ma che si basino sulla comprensione interiore dell’arte. A mio parere le arti interne, a contrario delle esterne, non si basano sullo studio mnemonico e ripetitivo di tecniche, ma sono focalizzate ad interiorizzare i “principi” che regolano il combattimento. In base ai miei studi presso la scuola di Max Morandini ho capito che la parte esteriore dell’arte (tecniche, movimenti ecc) è soltanto il primo passo di un cammino infinito. Questo step è necessario a comprendere le prime dinamiche di relazione spazio/tempo nel combattimento. Per interiorizzare i principi, le antiche arti del combattimento hanno messo a disposizione delle dispense a mio parere da definirsi “SACRE” e si tratta delle famose Forme. I Kata nel Karate, le forme del Vin Tsung ed i Djuru nel Silat vengono spesso ERRONEAMENTE considerati come:
- Movimenti di riscaldamento
- Tecniche di combattimento
- Allenamento dei colpi
A mio parere sono 3 grossi errori di incomprensione delle varie arti.
A cosa servono allora le Forme?
Ho appreso che lo studio del combattimento riguarda per il 90% (forse anche di più) la conoscenza di Sé stessi e delle meccaniche del proprio corpo. Solo il restante 10% si dovrebbe relazionare con altri praticanti per capire e correggere le variabili derivate dai Timings, Strutture e Geometrie. Nello studio del Pencak Silat Sera con Max Morandini ho imparato come i Djuru siano Fondamentali alla comprensione delle proprie Strutture interne, posizioni e dei timing “interni”.
Ecco cosa significano queste tre cose:
- Posizione: Relazione tra noi ed il nostro opponente (intesa come insieme tra distanza, feet stance, angolazione e copertura del centro)
- Struttura: Relazione tra noi ed il nostro e corpo comprende l’insieme di fasci muscolari, tendinei ed in particolar modo lo scheletro
- Timing: Ritmo. Realizzare una struttura idonea a quel frangente di combattimento (che ne rispetti i principi del Silat) con il corretto tempismo
- Timing interno: Comprensione dei timings relazionati alle meccaniche del nostro corpo e quindi a tutti i nostri movimenti e strutture
Con una profonda comprensione delle Forme delle arti marziali e quindi con una profondo conoscenza di questi principi possiamo intraprendere il cammino per l’interiorizzazione dell’arte e dismettere di praticarla solamente in modo “esteriore”. Tutti i nostri colpi saranno colmi del nostro Io.
Al giorno d’oggi le arti marziali ritenute “efficaci” vengono praticate (senza generalizzare ovviamente) in modo esteriore e di conseguenza non vengono interiorizzate. Al contrario quelle chiamate “interiori” lavorano internamente focalizzandosi solamente sull’energia corporea ma perdendo il focus primario: efficacia nel combattimento.
La mia idea è quindi che, a distinguere le due tipologie di arti, sia solamente il grado di conoscenza dell’arte praticata. Il fatto che l’arte sia interna o esterna dipende dal modo in cui viene studiata e praticata e questo ne determinerà l’efficacia. Studiare l’arte del combattimento è veramente difficile e richiede molti anni di studi, pazienza e amore per le “piccole cose”.
Purtroppo la società moderna ci ha “viziati” facendoci trovare tutto al minor costo, nel modo più facile e nel minor tempo possibile. Queste brutte abitudini ci stanno togliendo la capacità di imparare ! Studiando per un attestato o per il colore di una cintura avremo raggiunto un risultato fine a sé stesso ma in qualche modo ci sentiremo affermati! Per questo motivo sono gran poche le persone al mondo che conoscono veramente le Arti Marziali e che le hanno interiorizzate. Troppi “Maestri” spesso autodidatta o diplomati su youtube insegnano arti marziali e tecniche di autodifesa pur non conoscendole nel loro interno e questo ha causato un pensiero pubblico decisamente negativo sull’efficacia di questi stili marziali. Interiorizzare l’arte del combattimento significa minimizzare i movimenti rendendoli piccoli, rapidi ma molto potenti. Allineare le proprie strutture con corretti timings di esecuzione, muovendosi sulle corrette geometrie e facendo defluire l’energia interna Ki renderà il combattimento decisamente devastante. Questo è possibile solamente portando la propria arte a sviluppare l’energia interna e tutti i famosi “colpi frustati”. Non si tratta di movimenti solamente fisici ma c’è ben altro al loro interno.
Studiate da un vero maestro, ricercate sempre la verità nella vostra pratica, siate critici, siate allievi tutta la vita.
Difesa personale
DIFESA PERSONALE
Al giorno d’oggi si sente sempre più spesso parlare di difesa personale, ma vediamo le cause che ci portano a frequentare questi corsi, cosa sono e di cosa ci illudono di saper fare!
LE CAUSE
Molti sono gli eventi negativi che accadono ogni giorno e che ci fanno ben riflettere sulla nostra effettiva sicurezza quando usciamo di casa per andare a lavoro, per uscire con gli amici o addirittura all’interno della nostra abitazione. Spiacevoli eventi dettati dalla malavita e la precarietà economica di questo paese ci fanno vivere in costante rapporto con la paura. Paura e insicurezza sono di fatto i nostri compagni di viaggio odierni, che se pur essendo molto spiacevoli, spesso ci allarmano (alle volte inutilmente) facendoci prendere delle scelte non desiderate ma che ci permettano di sentirci più “al sicuro”. Queste scelte possono tramutare da molto semplici come per esempio cambiare percorso per tornare a casa la sera attraversando quindi zone più “sicure” e strade più affollate e illuminate, fino ad arrivare ad essere più incisive come decidere di non uscire di casa in certi orari particolari e di fatto precludono la nostra libertà.
Molti di noi, decidendo di reagire alla situazione, iniziano la loro ricerca per ottenere maggior fiducia e sicurezza di sé, incappando sicuramente in qualche corso di “difesa personale”.
DIFESA PERSONALE E BUSINESS & BUGIE
Svariati corsi di difesa personale e innumerevoli maestri all’apparenza molto qualificati ci tempestano ogni giorno sui social media e su volantini di ogni genere. Molte sono le false promesse, fra tante quella di riuscire a difendersi in poche ore di lezione imparando alcune “tecniche base” adatte alla difesa personale.
La domanda che vi pongo è: “siete sicuri di riuscire ad apprendere un’arte antica e complessa come quella della guerra in poche e semplici sequenze di movimenti apprendibili con qualche ora di dedizione?”
Veri guerrieri che hanno combattuto realmente per la propria vita (romani, gladiatori, schermisti europei) studiavano molti anni l’arte del combattimento, le geometrie e princìpi sul quale esso si muove. Quindi la deduzione è: siamo noi dei geni e loro ignoranti o siamo noi degli sprovveduti e loro dei professionisti?
La realtà è che il mondo delle arti marziali è stato popolato da personaggi che, invece di ricercare la realtà e di vivere il cammino dell’arte come filosofia di vita rendendo la loro pratica profonda ed essenziale, si fanno immortalare in “video tutorial” basati sull’unico scopo di ampliare il loro business.
La bellezza conservata all’interno delle arti marziali, sommata al fascino delle culture orientali ed al forte attaccamento al materialismo della vita da parte di noi occidentali, ha reso il “prodotto” un ottima esca utilizzata da venditori di spicco che “vantandosi” di numerosi attestati e certificazioni (ottenute/i forse con corsi istruttori durati meno di un week-end) riescono a riempire le sale corsi e imbastire seminari illudendo le persone di poter affrontare reali situazioni di pericolo con qualche tecnica di difesa personale.
CONCLUSIONI
La difesa personale è intrinseca nello studio di un’arte guerriera. Bisogna però stare ben distanti da venditori di tecniche e dedicarsi ad un’arte studiandola nel suo profondo. Ci sono molte arti marziali e guerriere decisamente valide ed efficaci ma la differenza la fa solamente un buon insegnante e la volontà degli allievi di seguire una via lunga e difficile. Concentrarsi solamente sull’apprendere tecniche standardizzate alla difesa personale significa dare peso alla propria insicurezza. Senza rendersene conto, ci si ritrova a coltivare dubbi e perplessità dovute alla mancanza delle fondamenta del combattimento che poche tecniche non ti possono ovviamente forgiare. Un buon praticante vuole interiorizzare l’arte, capire le strutture e le geometrie che muovono il combattimento e con il giusto tempismo. Solamente in possesso di queste conoscenze potrà dominare il centro del combattimento ed essere efficace e letale. Ovviamente questo richiede fatica, studio, dedizione, allenamento e umiltà.
Il Pencak Silat Sera
Al giorno d’oggi, sebbene quest’arte sia ancora poco conosciuta, si sente parlare spesso di praticanti e scuole di Silat. Purtroppo si possono contare sulle dita di una mano le scuole che effettivamente studiano profondamente quest’arte.
Grazie alla sua potenza ed efficacia il Silat ha trovato parecchio spazio all’interno dei curriculum di “falsi maestri di difesa personale”.
Il termine Silat viene infatti utilizzato frequentemente da chi pratica discipline dedite alla difesa personale mischiandolo spesso e volentieri insieme ad altri stili quali Kali, Escrima e Jeet Kune Do.
Convinti che inserire alcune apparenti tecniche di Silat nel loro curriculum possa aiutarli a vendere meglio il loro prodotto, questi “maestri” hanno inquinato la reputazione dell’arte stessa divulgando qualcosa di non reale.
Se solo provassimo a chiedere loro delle informazioni dettagliate sullo stile di Silat che hanno “studiato”, probabilmente non saprebbero nemmeno rispondere al quesito.
Esistono infatti più di 500 stili di Silat diversi. Lo stile da noi praticato è il Pencak Silat Sera la cui guida riconosciuta dal mondo marziale è Maha Guru Stevan Plinck.